Terapia Mediata con i Genitori (TMG) - Centro clinico ICI Terapia Mediata con i Genitori (TMG) - Centro clinico ICI
  • Indirizzo
  • Viale del Monte Oppio 30, Roma
  • Orario
  • Lun - Ven 8.00 - 19.00

La terapia “mediata” dai genitori è una tecnica di parent coaching che consente ai genitori di interagire nel modo più efficace possibile col figlio. Durante le sedute è coinvolto anche il bambino e il beneficio di questa tecnica si ripercuote su tutto il nucleo familiare. La terapia “mediata” si distingue quindi dalle terapie “dirette”, per uno spostamento di focus; l’agente del cambiamento del bambino non è direttamente il terapista, ma il genitore. Il coinvolgimento dei genitori nell’attuazione di strategie di intervento progettate per aiutare i loro bambini ha una storia che risale agli anni ’70 (Schopler 1971) con le applicazioni verso i bambini con autismo. All’interno della letteratura ci sono stati numerosi studi che hanno valutato specifici approcci di formazione dei genitori nell’affrontare i problemi comportamentali, nel miglioramento delle interazioni genitore-figlio e nel facilitare la comunicazione (Oono et al., 2013).

Finalità

Il modello di trattamento è finalizzato ad incrementare le abilità di comunicazione ed interazione genitore-bambino. Attraverso il supporto genitoriale, il bambino diventa beneficiario indiretto del miglioramento dei genitori, in particolare attraverso la Care Coordination, ovvero l’abilità da parte di entrambi i genitori di sapersi coordinare nella cura del bambino e nell’ascolto delle sue richieste. Attraverso la psicoeducazione di entrambi i genitori si aiutano questi ultimi a sviluppare la propria consapevolezza e la comprensione. Mediante la formazione si migliorano le abilità quali empatia, comunicazione, lavoro di gruppo, ascolto ecc. In questo caso il bambino risulta essere beneficiario diretto del miglioramento subito da entrambi i genitori. I genitori assumono un ruolo primario nel mediare la terapia con il bambino e quindi sono diretti protagonisti, e in secondo luogo assumono un ruolo complementare a quello del terapeuta (Bearss et al., 2015; S.J. Rogers; G. Dawson, 2020).

Obiettivi

Gli obiettivi della terapia mediata dai genitori devono essere focalizzati lungo un continuum che preveda:
– Supporto ai genitori nel regolare le emozioni del bambino, ovvero apprendere la modulazione ed ottimizzazione degli stati emotivi, del livello di attivazione (arousal) e di attenzione del bambino. Così da favorire la relazione;
– Sensibilità del genitore al punto di vista del bambino, facendo un utilizzo di emozioni positive, che favoriscano l’empatia;
– Uso di una postura corretta per facilitare l’interazione con il bambino, per favorire un’interazione diadica basata sulla reciprocità sociale;
– Alternanza nel gioco e nei turni conversazionali, come opportunità di scambio comunicativo;
– Identificare quello che è al centro dell’attenzione del bambino, così da comprendere quali sono i suoi interessi, cosa gradisce, e quali attività o stimoli porporgli per agganciare la sua attenzione e favorire una sana relazione;
– Favorire la comunicazione non verbale, e quindi fornire ai genitori strategie utili per aiutare il bambino ad apprendere, ad esprimere i propri desideri, sentimenti ed interessi;
– Favorire l’attenzione congiunta, così da aiutare il bambino ad imparare a condividere gli interessi con gli altri;
– Favorire l’imitazione, ovvero aiutare il bambino ad apprendere attraverso il canale imitativo e anche attraverso il gioco parallelo (Rogers, S.J., Dawson, G., 2020);
In particolare si parla di Interventi mediati dai genitori per i core syntoms, ovvero interventi che vanno a toccare aree come la comunicazione sociale, l’imitazione, il gioco e l’interazione, ma anche sintomi secondari quali alimentazione selettiva, disturbi o problematiche legate al sonno, controllo sfinterico e comportamenti legati all’autonomia e alla cura personale.

Metodologia

La durata degli interventi è di 24 sessioni, distribuiti in sei mesi a cadenza settimanale. Ogni incontro ha una durata di 1 ora. La modalità è online tramite piattaforma Zoom. Da un punto di vista metodologico è importante operare precocemente e soprattutto, cercare di coinvolgere i genitori, poiché un mancato intervento porta alla creazione di un circolo vizioso in cui:

Strumenti

Gli strumenti principali di “training” del genitore sono il coaching, il modeling e il video feedback: durante il coaching si forniscono al genitore dei suggerimenti su come modificare il suo comportamento durante l’interazione di gioco genitore-bambino; con modeling intendiamo, invece, una procedura all’interno della quale il terapista mostra direttamente al genitore “come interagire” con il bambino; con video-feedback si intende, infine, una sessione all’interno della quale il genitore può ri-osservare la sua modalità di interazione con il bambino attraverso dei video di interazione di gioco appositamente registrati. (Bearss et al., 2015).

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