Che cos’è il disturbo di linguaggio in altra condizione patologica?
Il disturbo di linguaggio in altra condizione patologica (o disturbo del linguaggio secondario) è un disturbo che riguarda difficoltà nelle abilità linguistiche conseguenti ad un quadro patologico.
Quali elementi caratterizzano il disturbo?
Il disturbo di linguaggio secondario è caratterizzato da una compromissione significativa delle abilità comunicativo-linguistiche dovute alla presenza di condizioni patologiche, quali:
– strutturali (come problemi uditivi, anomalie oro-bucco-facciali);
– neurologiche (epilessie, paralisi cerebrali infantili);
– disabilità intellettiva;
– quadri clinici specifici (sindromi genetiche, disturbi generalizzati dello sviluppo).
Si parla di disturbo secondario di linguaggio anche in presenza di grave deprivazione affettiva, sociale e di ipostimolazione.
Come si svolge il trattamento?
Il trattamento del disturbo di linguaggio in altra condizione patologica varia a seconda del quadro clinico in cui si inserisce il disturbo. Come da prassi, il logopedista effettua una valutazione delle abilità comunicativo-linguistiche ed imposta un piano di trattamento mirato che tenga conto delle caratteristiche di sviluppo, analizzando i punti di forza ed i punti di debolezza del bambino, al fine di individuare le strategie di recupero e/o di compenso linguistiche più adatte per l’inclusione nel proprio contesto di vita.